martedì 31 luglio 2007

Amata Dea

Il mondo è dolore, Madre Oscura.
Avanzo nelle tenebre
Il mio cuore è coperto d’angoscia
Voglio un’ora d’amore
Voglio essere felice
In un lampo di luce rossa.
Lasciami andare, Madre Oscura.
Non posso ridarti i tuoi demoni.
Sono miei.
Sono miei.
E mi torturano.
Non posso ridarteli, sono io.
Io sono i miei demoni.
Il mondo è dolore, Madre Oscura, ma non ascoltarmi.
Non lasciarmi andare.
Non allentare la tua presa,
io ti voglio.

Sento il mistero che mi lega a Te
Che mi lega a Me.
Donna.
Segreto.
Non riesco a capire,
ma non lasciarmi andare,
io ti voglio, Madre Oscura.

Dea Nera.
Iside, Lilith, Kali, Ecate, Morrigan, Ishtar.
Il mondo è dolore,
ma i demoni sono miei, ne sono gelosa.
Sono miei.
E mi legano a Me.
Nelle mie vene.
Mi legano a Te.

martedì 24 luglio 2007

I Morti


I morti
sono tutti uguali.
Creature spoglie e grigie
per le troppe ombre rovinate che masticano,
placide,... o gelose e striscianti
sugli orli delle loro fosse.
Con una manciata di denti traballanti in bocca
e niente cuore
sul fondo della fossa...

domenica 22 luglio 2007

Luna Nera

Luna nera, Lilith. Era lei nel cielo al momento della mia nascita. Sono nata 2 settimane prima del termine.... 2 settimane più tardi e sarei nata di luna piena. Come la maggiranza dei bambini. Ma io... io no. Io sono Irrequietezza. Io sono Inquietudine. Basta.... basta per favore... con queste farfalle spinose nello stomaco. Luna Nera, mi terrai sempre lontana dalla luce? Mi accecherai sempre? Non ci riesco... Non ci riesco...

martedì 17 luglio 2007

Il Sogno fatto all'inizio di Febbraio 2007

Una casa grande di legno scuro, ma vecchia scricchiolante in rovina arroccata in cima ad una montagna di roccia lavica scura poco distante da una Buenos Aires semidistrutta in un mondo post apocallittico. Tanti fratelli e sorelle, una mamma esile ma generosa che cura persone e animali con vecchi macchinari d'innovativa tecnologia rimmessi in funzione alla bell'e meglio, io figlia primogenita il capo famiglia dopo la morte di mio padre come vuole la nostra religione. La porta a vetri che dà sulla terrazza mi permette di vedere il cielo... il vulcano erutta lapilli rossi incandecenti contro un cielo blu con stelle bianche come diamanti contro l'aurora boreale verde visibile nell'emisfero australe a causa degli sconvolgimenti climatici. sul vetro il riflesso di due occhi enormi gialli di un gatto o di un demonio. occhi gialli da gatto della ragazza zingara pelle azzurra occhi blu ospitata con la sua famiglia da mia madre. donne zingare mutate dalla radioattività alte capelli blu lisci pelle azzurra che parlottano tra loro chissa che dicono di me. la ragazza vuol vedere le opere d'arte degli antichi abitanti della città che ora è morta in rovine semidistrutte deserte pullulanti di uomini invisibili come vermi che la divorano da dentro ed io l'accompagno. io figlia primogenita capofamiglia accompagno la ragazza zingara pelle azzurra occhi gialli da gatto lungo le ampie strade d'asfalto antico sorvegliate da vecchi giganti di pietra animali addormentati messi lì daglia antichi ormai sfregiati dagli spray azzurri e viola che hanno tracciato misteriosi segni anche sui muri della città morta fatta di alte case grigie giallognole chiare che prive di finestre occhi guardano la strada come vecchi sordomuti, con noi viene un occhialuto uomo in completo color sabbia, un ingenuo uomo dabbene un pò grasso."avevi detto che c'erano opere d'arte" dice la ragazza zingara mutata dalla radioattività. come promesso ecco un antico museo la sua facciata sembra il pantheon degli dèi a Roma. dentro ci sono statue di cera di fiori e uomini mutilati, statue di cera oguna con il proprio cartellino grigio come lapidi sepolcrali in un museo cimitero. entro nella stanza attigua ci sono uomini e donne nudi che si stanno rialzando dal giaciglio comune della loro recente orgia torno indietro per non disturbare ma quelle persone sono mutilata sono statue di cera che hanno preso vita improvvisamente come vedi non sei l'unica ragazza zingara capelli blu vieni completiamo il giro. una sparatoria tra le mura spoglie e silenziose della città corri scappa, un uomo in nero ne ammazzza un altro corri scappa se non c'entri nulla, io e l'uomo dabbene nascosti sulla soglia di una casa senza pavimento la pistola rubata per difesa nelle mie mani. ragazza zingara occhi gialli da gatto fuggita persa ma al sicuro. le zingare sanno badare a loro stesse sono più al sicuro da sole piccole gatte invisibili investite e mutate dalla radioattività. la pistola nelle mie mani a chi dovrò sparare?

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ora so quanti e quali significati ha quel sogno miracoloso...

lunedì 2 luglio 2007

E quest'anno non cambiare, stessa spiaggia stesso mare....

E domani si parte. Al mare fino al 14. Marina di Grosseto arrivo... è così da 11 anni, ma il numero dell'appartamento di mia zia ancora non me lo ricordo. Viva l'alzahimer!!!! Allora vediamo quali attività si fanno (o faccio io) al mare:
1) leggere
o scrivere
e disegnare sotto l'ombrellone;
2) camminare sul bagnasciuga fino al porto
o nella direzione opposta;
3) abbioccarmi sotto il sole
e bruciacchiarmi;
4) andare al mercato
o alla fiera se arrivo nella settimana in cui la fanno
o in centro nei pochi negozi degni d'attenzione
oppure al porto a comprare pesce con la zia (ovviamente cucina lei);
5) andare in pizzeria
e poi a mangiare il gelato con la zia e i suoi amici;
6) litigare con mio fratello;
7) DORMIRE;
8) uscire la sera conciata da mostro a spaventare la gente :-P....
............................che divertimento vero?! In 11 anni avrei dovuto conoscere un pò di gente del posto per passare il tempo a Marina... niente. Accidenti agli asociali!

domenica 1 luglio 2007

una Canzone al Giorno


Artista: Nomadi
Titolo: L'Angelo Caduto


Sei un angelo caduto dietro il ciglio di una strada
tra l'asfalto e la pietra dove l'erba si dirada
ho contato le tue ossa, misurato ogni ferita
resistiti all'amarezza con la stretta delle dita
a quell'uomo che è venuto a cercare la tua pelle
per due soldi hai regalo la tua polvere di stelle
ma se è vero che non vivi e non ne vuoi parlare
nel tuo cuore nutri il sogno di riprendere a volare
Sei un 'angelo caduto dentro un'altro firmamento
la tua casa non è il sole ma una strada di cemento
una vittima immolata alle fantasie di un pazzo
giace immobile, indifesa, assomiglia ad un pupazzo
hai prestato il corpo a ore per poter tirare avanti
hai subito la condanna di tutti i ben pensanti
e mi piace ricordare che spesso sono quelli
che ridono godendo dei rumori dei coltelli
Sei un angelo caduto dietro il ciglio di una strada
tra l'asfalto e la pietra dove l'erba si dirada
ho contato le tue ossa, misurato ogni ferita
resistito all'amarezza con la stretta delle dita
A quell'uomo che è venuto a cercare la tua pelle
come mai non è bastata la tua polvere di stelle?
Ma se è vero che si vive oltre questa dimensione
io mi chiedo qual'è il senso mi domando la ragione
ma se è vero che non vivi e non ne vuoi parlare
nel tuo cuore nutri il sogno di riprendere a volare
di riprendere a volare.