domenica 23 dicembre 2007

Veritas Veritatum

Le frasi si raggrumano
come vetri rotti intasano la mia gola
e un rivolo di sangue
fanno scivolare voluttuosamente
lungo il mio esofago affamato
ed il sapore dolce e antico risale
come nebbia rossa sulla mia lingua riarsa.

Una sola parola, spezzata,
striscia a fatica nella mia gola di carta vetrata
come un nero pipistrello in una grotta
che si lancia in volo frenetico nel silenzio:
"Vampiro" ti dico, ed è reale,
mentre i tuoi occhi trasudano
incredulità ed orrore.

1 commento:

miracle84s ha detto...

Non volevo commentare questo tuo post...xkè ho paura...questa è paura tesoro...cosa intendi con questa poesia Phobera???Cosa stai cercando di dirmi???Io...ho paura di perderti...in tutti i sensi...