venerdì 30 novembre 2007

Figlia d'un'avversa Luna

*
Quant'è calda una lacrima
quando scivola sul viso

e cade
sparendo con un vago scintillìo
in pozzo d'oscurità
di rabbia e di dolore.

Crollo in ginocchio
tra polvere e affilati sassi
chiedendo "perché?":
perché ancora
perché di nuovo
perché non finisce mai

Questa notte che mi è madre
e il dono suo, la sensibilità...?
Ed urlo in eterno
contro questo cielo trapunto della maledizione
d'esser la figlia d'un'avversa Luna.
*

2 commenti:

Barberino ha detto...

E quant'è calda la mano di chi asciuga dal nostro volto le tracce della lacrima caduta...

Anonimo ha detto...

la delilah, che ragazza.....che donna dovrei dire, eccezionale.