mercoledì 22 agosto 2007

senzatitolo

Per secoli avevamo viaggiato attraverso lo spazio e per altrettanto tempo ci avevano addestrate per qualcosa che, ci avevano detto, sarebbe durato solo pochi istanti.
A me sembrava durare un'eternità.
Era così doloroso.
Lanciata a velocità vertiginosa verso l'ignoto, ero investita da una luce bianca ed accecante, ustionante, che non aveva niente di piacevole, niente di divino. I miei occhi erano ormai ciechi e bruciati da quella luce, i capelli e la pelle divorati da quel fuoco; dentro di me sentivo la mia anima scoppiare per il dolore; al sangue ribolliva con prepotenza nelle mie orecchie.
Ogni mia cellula lanciava grida disumane, io stessa urlavo senza potermi udire.
Stavo morendo.
Sentii il cappio metallico che mi si stringeva al cuore, lacerandolo, stroncandolo..
Sorrisi, avevo assolto il mio compito.
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"Ma perchè?"pensai prima di disintegrarmi nell'atmosfera terrestre,
"perchè è così doloroso esaudire i desideri degli esseri umani?"
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Titolo:"Notte di San Lorenzo"

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