per far tacere domande mai poste,
domande tenute lontano dal cuore,
risposte che danno solo dolore.
Tu sei la tristezza del nostro cammino,
la grande ricchezza di un cuore bambino.
Tu sei quel sapere di cose perdute
a volte sognate a volte vissute,
di quelle che danno colore alla vita.
Fin da quando qualcuno ti dice E' FINITA,
qualcuno che aspetti da quando sei nata
per dire che forse sei stata fregata,
che vivere è solo un'amara finzione,
è il gioco crudele di un vecchio burlone.
Come il lento fluire del sangue da un taglio
la vita ti lascia, ma è stato uno sbaglio,
e quello che senti è soltanto dolore,
è un grande rimpianto che viene dal cuore,
la sete di vita di cose mai viste:
IL NIENTE PUO' ESSERE ANCORA PIU' TRISTE.
2 commenti:
Ciao Phobera, cercavo le tracce di questa poesia e ho trovato il tuo blog... meglio di una caccia al tesoro!
Eh, peccato non sia la fonte originale..
Comunque è un'idea, potremmo organizzarne di simili cose.
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